Benio aveva girato tutto il negozio in meno di mezz'ora. Quando si faceva shopping le regole erano poche e semplici ma obbligatorie: prima ci si faceva tutto il negozio da cima a fondo, selenzionando mentalmente i vari capi interessati e poi si ricominciava daccapo dall'inizio, provandoli uno ad uno.
In quell'arco di tempo in cui si era ritrovato da solo contro un'intero negozio che gli urlava di comprarlo, Benio era stato attirato da una quantità non ben definita di oggettini e cosettine talmente kawaii che non riusciva nemmeno ad immaginarsi come avrebbe fatto a scegliere.
In mente aveva in modo ben definito cosa voleva comperare: un bel vestitino sbarazzino ma allo stesso tempo comodo e delicato con magari qualche bell'accessorio coordinato, come una borsa, un paglio di scarpette con poco tacco (già nella sua versione "devil" era costretto a combattere con delle scarpe che Dio solo sapeva come faceva a camminarci, se poi anche tutti i giorni doveva soffrire il mal-di-piedi con i tacchi, era proprio masochista) e magari un simpatico girocollo con charms.
Ripercorse rapidamente tutto il piano dedicato alle Sweet Lolite, chiacchierando di tanto in tanto con qualche gentile commessa o con altre ragazze che, come lui, erano patite di oggetti simili. Non aveva idea di dove si fosse cacciato Tsukki-Chan (forse l'aveva intravisto nel reparto maschile, ma non ci voleva giurare) ma dopo una grande e ragionata selezione, e qualche consiglio esterno, aveva finalmente trovato i suoi futuri acquisti.
Avendo una predilezione naturale per i colori pastello, decise che questa volta si sarebbe dato al rosa (sì che tanto ne aveva pochi di vestiti di quel colore) scegliendo un abito che gli arrivava fino al ginocchio, semplice ma allo stesso tempo frizzante, con i merletti ai lati e una bella allacciatura.
Poi un'immancabile scarpetta bassa coordinata dello stesso colore. Era stato fortunato: erano l'ultimo paglio e gli calzavano perfettamente!
Tragica fu la scelta della borsa: ce n'erano di tutti i tipi e forme, dalle poushette alle borse a tracolla. Senza contare che come prezzi erano abbastanza abbordabili tutte quante (anche se non aveva affatto problemi di soldi: era lo zietto Rouji a finanziare le spese, senza saperlo). Decise alla fine per quella a scacchi col fiocco rosa. L'importante, in un accessorio era spiccare.
Concluse il tutto con un bel girocollo di swarovski con una stella azzurra, che gli avrebbe ricordato l'avventura al mare con Tsukki.
La sua scelta era conclusa e lui ne era pienamente soddisfatto.
Oh, Tsukki-chan! Esclamò da dietro uno scaffale, agitando la mano. Lo vide avvicinarsi mestamente a mani vuote.
Eccoti finalmente! Non hai trovato niente di carino? domandò con una punta di delusione.
Poi indicò il suo bel bottino con aria orgogliosa.
Che te ne pare? Belli, eh? Così sembro proprio una principessa rosa! Esclamò contento, mettendosi il vestito davanti come se lo stesse indossando.
Secondo te mi affina troppo i fianchi? chiese critico guardandosi allo specchio.
Certo, Tsukki non era propriamente quel tipo di persona adatta per i consigli di moda, però si doveva accontentare. Visto che il Mizuchi aveva sempre qualcosa da ridire quando c'era di mezzo lui, si affidava al suo giudizio critico.