| Ohohoh, grazie dell'attenzione giovane umana, ti illuminerò e vedrai che ti piacerà! Prima di tutto, non è che sia propriamente storico, ci sono riferimenti a cose esistite e non, però per lo più è fantasy ambientato in un epoca medievale, cavalli, cavalieri, castelli, fanatici religiosi, continui assalti a villaggi.. le solite cose da medioevo. Tutto parte dal nostro "eroe" Gatsu, detto cavaliere nero, un personaggio oscuro con un armatura completamente nera, un braccio artificiale con un cannone nascosto all'interno, senza un occhio, pieno di cicatrici, terribilmente serio e una spada enorme chiamata l'"Ammazzadraghi", più grande di lui, che nel manga viene descritta più volte con questa frase:"Era un oggetto troppo grande per essere chiamato spada...troppo spesso, troppo pesante e troppo grezzo. Non era altro che un enorme blocco di ferro." La storia inizia subito con scene violente e irreali, dove sono illustrati violenti spargimenti di sangue e scenari di morte, povertà accompagnata da ricchi personaggi letteralmente mostruosi che sottomettono popoli pieni di paura; conosce Pak, un elfo che sarà poi il compagno di viaggi di questo tetro protagonista, dove dopo aver assistito all'insensata e indiscrimanta furia di Gatsu lo definirà un "Berserk". Ma per quale motivo appare così spietato e privo di ogni possibile emozione se non odio, tristezza, voglia di uccidere, ma anche una paura celata? E chi sono i Cinque della Mano di Dio contro cui Gatsu prova tanta pesante ostilità, sopratutto verso il Re dei Desideri, Phemt, che tenta di uccidere invano chiamandolo Grifis? Tutto sarà più chiaro dopo un lungo flashback che a partire dalla nascita, avvenuta sotto al cadavere impiccato della madre in un misto di liquido amniotico e sangue, alla ripresa degli eventi narrati a inizio storia, spiegandoci chi è, perchè è così, chi è Grifis e la Squadra dei Falchi e perchè ci sono questi mostruosi individui che sembrano essere numerose tappe del suo lungo viaggio. il risultato è un manga pieno di azione, mistero e violenza anche psicologica, data dai terribili episodi e dagli strazianti avvenimenti che si susseguono man mano che i volumi aumentano, dando una visione cruda e maligna dell'uomo, della paura che lo fa inginocchiare impotente, del dolore e della stessa filosofia che uno può avere della vita, non più come una interpretazione ricamata da grandi parole e nobili gesta, ma da semplici ma terribilmente corrette osservazioni fatte da un uomo che è mosso unicamente dalla rabbia e la vendetta, dove lo stesso protagonista ha quasi un ruolo ambiguo tra "buoni" e "cattivi". Vi consiglio di leggerlo e dargli voi poi la vostra interpretazione e impressione.
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