Eh, sì! Aveva fatto proprio bene a comperarsi quel bel costume (anzi costumino) bianco e lillà con i fiorellini in quella boutique del centro di Tokyo. Aveva messo di nascosto tutto sul conto di quel grande antipatico egocentrico di Rouji Kurobara (tanto era sempre lui che metteva il denaro alla fine), quindi ne aveva approfittato per prendersi anche un nuovo paio di sandali intonati e qualche bel fermacapelli floreale.
Quanto adorava gli oggettini carini e colorati! Li avrebbe sfoggiati con molto orgoglio!
Ritornato tutto gongolante alla base segreta, Benio aveva avuto un'idea: andare a trovare un po' quel deprimente Mizuchi di Tsukki-chan, l'unico che a modo suo riusciva a farlo divertire, un po' perchè fisicamente parlando dimostravano la sua stessa età, un po' perchè il piccolo Yatagarasu lo considerava troppo interessante per lasciarlo stare.
Niente a che vedere con l'amore che provava per suo fratello; Tsukki-chan era un semplice amichetto di giochi, curioso a modo suo e misterioso, ma non poteva certo paragonarlo ad Akio, suo sommo Dio. Il suo tutto.
Aprì furtivamente la porta della sua stanza, quella stessa stanza che aveva imparato a conoscere così bene nel corso della loro convivenza forzata e fastidiosa (secondo il serpente, naturalmente; Benio era invece del parere opposto: si divertiva a stargli intorno) e constatò che era vuota: vedeva solo i pesci sguazzare nell'enorme teca di cristallo che fungeva da parete e la grande confusione di giocattoli e svaghi sparsi in giro. Di Tsukihiko nemmeno l'ombra.
E adesso dove si sarà cacciato quello scemo di Tsukki-chan?!? esclamò gonfiando le guance rosee del candido volto.
Eppure gliel'ho sempre detto di portarmi con sé quando esce.Gironzolò per la camera, giusto per appurare che non si fosse nascosto da qualche parte, ma l'ambiente era riempito solo di due letti e un armadio (a parte la confusione per terra) e sarebbe stato impossibile nascondersi da qualche parte.
E adesso che faccio? Mi annoio...Non poteva giocare con Kinuka perchè era
dolcemente impegnata con Rouji; il suo fratellone era al lavoro; Jidou si era volatilizzato; Tae era di nuovo a far la corte al gemello maschio dei Kaze e Ruiko e quel pestifero permaloso del suo famiglio erano troppo snob per curarsi di lui. Incapace perciò di starsene fermo, decise di riuscire di nuovo dalla base e di farsi una volata.
A pillole era messo bene e poteva anche affrontare viaggi di ore ed ore. Improvvisamente gli si accese dal nulla la lampadina: dato che aveva comprato il costume nuovo, perchè non usarlo subito! Il mare tanto non era nemmeno lontano, dieci minuti e sarebbe arrivato a destinazione.
Se lo infilò in modo sensuale, prese i sandali e il pareo e si diresse a tutta velocità verso la grande distesa blu, eccitato più che mai. Era da tanto che non si concedeva una vacanza (si che infatti fatica tanto di solito! -___-' Nd Raky).
Quando i piedi toccarono la sabbia calda, sobbalzò appena. Ma tu guarda chi aveva sputato il rospo: in riva al mare, placidamente intento a raccogliere conchiglie, c'era proprio Tsukihiko!
Tsukki-chaaaaan! esclamò andandogli incontro tutto contento.
Allora è qui che ti sei rifugiato! Ti stavo cercando!